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Piazza del Campo

Home > Itinerari > Piazza del Campo

Usciti da Palazzo Ravizza, prendendo sulla destra, ci s’imbatte subito nella chiesa di San Niccolò del Carmine, dove potete ammirare il visionario capolavoro del senese Beccafumi, San Michele e gli angeli ribelli, dipinto con incredibile modernità agli inizi del Cinquecento.

Proseguendo poi sempre sulla destra, ecco l’ombratile piazza sant’Agostino.

Qui sorge la mole gotica in mattoni dell’omonima chiesa.

La chiesa racchiude nel suo interno tardobarocco, fra i molti capolavori, l’affresco di Ambrogio Lorenzetti, della Maestà, del 1338.

Inoltre è possibile ammirare la bellissima Natività (1488-1494) di Francesco di Giorgio Martini.

Salutato quindi il guizzante pesciotto in bronzo che decora la fontanina della contrada dell’Onda, si passa l’Arco di san Giuseppe.

Si attraversa la popolaresca via Duprè, lasciandosi cullare dai profumi senesi di una piccola pasticceria artigianale.

Vi consigliamo una passeggiata notturna per via Dupré alla luce dei lampioni.

Percorsa tutta via Dupré, si sbuca nel cuore di Siena: eccoci in Piazza del Campo.

Nella piazza, costruita alla fine del Duecento, riempiendo di terra un burrone prospiciente la porta salaria romana, è consigliabile andarci di notte, seguendo le orme di Henry James, quando alla fine dell’Ottocento, arriva e scopre la magia medievale del luogo: “Vi giunsi di sera tardi, alla luce di una luna magnifica, e mentre due anziane donne mi preparavano il letto nella locanda dove ero sceso, borbottando con fare bonario, andai fuori a passeggio, alla ricerca di una prima impressione della città….Non c’era nessuna presenza umana che potesse rammentarmi l’anno in corso; così, con l’aiuto del chiaro di luna, vi trascorsi una mezz’ora rapito da una visione immaginaria dell’Italia medievale.”

Salendo in cima alla Torre del Mangia, tra le torri italiane antiche più e, costruita tra il 1325 e il 1348, si arriva a 102 metri di ezza. Da qui si possono ammirare la particolare pianta della città, il Duomo e Piazza del Campo dall’o.

I nove spicchi in cui la piazza è divisa significano i nove membri del parlamento guelfo di Siena, che regnarono nella città dal 1287 al 1355. In questo periodo Siena raggiunge il suo periodo d’oro, divenendo una delle città maggiori e più ricche d’Europa, il commercio e l’arte fiorirono e di siffatto splendore l’interno del palazzo è mirabile esempio.

Basti vedere la sala del Mappamondo; si chiama così perché nel 1340 il pittore Ambrogio Lorenzetti vi dipinse una enorme ruota di legno ruotante attorno ad un pernio con l’idea senese del mondo; Siena al centro e tutte le città e territori controllati dalla città attorno.

Nella stessa sala spicca la Maestà di Simone Martini risalente al 1315.

Dello stesso autore troviamo il ritratto del capitano delle milizie senesi Guidoriccio, così descritto nel 1932 dall’aristocratico scrittore francese André Suarès: “È calmo, infallibile e sicuro come il destino. Solo la testa è nuda sotto il mantello a ruota. È vestito quasi con i colori della sua città. Cavaliere e cavallo sono avvolti nel medesimo broccato dove, sul fondo oro opaco, corre una striscia di losanghe nere a scacchiera, dall’occhie del cavallo alla punta della sua coda, e dal collo del Condottiero alla groppa della sua cavalcatura nervosa, elegante e talmente fine. Mi chiedo se il volto di questo guerriero sia tozzo e brutale, ottuso e imbronciato, come mi è sembrato un giorno che, salito su una impalcatura, lo guardai da vicino. Ora non saprei. Non è fatto perché ciascuno lo sorprenda o lo esamini. Passa da solo nella piana, lungo il sentiero di guerra, implacabile e inarrestabile”.

Ed infine, nell’attigua Sala della Pace, il Buono e Cattivo Governo dove nel 1342 Ambrogio Lorenzetti dipinse una fotografia ideale di Siena medievale.

Percorrendo questo itinerario incontrerete una serie di botteghe, laboratori, negozi e ristoranti di qualità e di gusto particolare che Palazzo Ravizza vi consiglia.

Aloe & Wolf Gallery, via del Porrione 23

Il Telaio, Chiasso del Bargello 2

Bertozzi, via dei Pellegrini 9

Itinera Libri e Stampe Antiche, via dei Pellegrini 17

Erboristeria Halys, via del Casato di Sotto 10

La Taverna di San Giuseppe, via G. Dupré 132

Antica Trattoria Papei, Piazza del Mercato 6

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