Cogliamo l’occasione concessa da queste belle giornate di sole e dal clima primaverile per proporre una guida pensata tanto per i turisti che non sono ancora stati a Siena, quanto per chi ci è stato più volte e non vede l’ora di ritornarci.
L’unico requisito richiesto al viaggiatore è una buona dose di curiosità, un ingrediente fondamentale per entrare in contatto con l’anima di Siena, città accogliente e borgo ricco di storia, luogo di grandi dispute e meta rilassante per eccellenza, patria di tante prelibatezze gastronomiche e al contempo fonte d’ispirazione di tante opere d’arte.
In re parole, Piazza del Campo è il punto di partenza da cui scoprire un mondo di meraviglie sorprendenti.
Questo itinerario è pensato per chi decide di stare a Siena 3 giorni, un weekend lungo o una breve vacanza che consente di assaporare il meglio di una delle destinazioni più ricercate in Toscana.
Personalizzate la vostra visita affidandovi a questi spunti, siamo sicuri che troverete il percorso più adeguato ai vostri desideri!
Giorno 1 – da Porta Camollia all’Orto dei Pecci
Si comincia dalla fondazione di Siena e dunque da Porta Camollia, che è stata per secoli la porta d’ingresso principale in città e che sorge nel punto in cui si accampò il condottiero Camulio nel VII secolo a.C. L’iscrizione riportata sulla porta in latino (“Siena ti apre un cuore più grande di questa porta”) è un affettuoso benvenuto per chi si accinge a visitare la città iniziando dal centro storico.
Da qui ci si dirige verso via Montanini e via Banchi di Sopra, esplorare a piedi Siena è un’emozione indescrivibile ed è certamente il modo migliore per lasciarsi prendere dal ritmo placido del borgo, dal fascino immutabile dei palazzi del centro e dalla bellezza del paesaggio naturale.
Uno dei punti panoramici più belli di Siena è senz’ro la cima della Torre del Mangia in Piazza del Campo. Salire i 400 gradini che vi separano dalla vetta è un impegno che sarà ampiamente ripagato dalla vista su tutta la città. La Torre del Mangia, inoltre, è la terza torre più a d’Italia.
Fonte Gaia (via commons.wikimedia.org)
Dopo essere tornati in Piazza del Campo suggeriamo di ammirare Fonte Gaia, una fontana monumentale posta proprio nella piazza. La Fonte è decorata dai rilievi scultorei di Jacopo della Quercia, oggi conservati nel Museo di Santa Maria della Scala e sostituiti da copie realizzate nel secolo scorso.
Fonte Gaia è uno dei simboli di Siena sia per il valore artistico (lo stile è a cavallo fra Gotico e Rinascimento) sia per il valore storico, poiché le gallerie sotterranee della città furono costruite per l’approvvigionamento idrico.
Per concludere il primo giorno a Siena suggeriamo un’oasi di pace che non tutti i turisti conoscono, l’Orto de’ Pecci, un’area verde a pochi centinaia di metri da Piazza del Campo.
È straordinario fare pochi passi e ritrovarsi in un orto urbano medievale: chiedete una visita guidata all’orto per imparare a riconoscere le piante e le erbe officinali che un tempo erano usate quotidianamente per curarsi o condire i cibi.
All’Orto de’ Pecci si può fare anche un picnic oppure assaggiare le portate prelibate del ristorante, specializzato in cucina tradizionale senese.
Giorno 2 – Da Santa Maria dei Servi alle botteghe artigiane
Basilica dei Servi: I, Sailko [Public domain, GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Le chiese senesi sono così tante da meritare un itinerario a tema, tuttavia in 3 giorni suggeriamo di visitare alcune delle basiliche più importanti della città, testimonianze del passaggio fra stili architettonici differenti e periodi storici ricchi di avvenimenti per Siena.
La Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi, ad esempio, risale al XIII secolo ed è il risultato di numerosi interventi architettonici nei secoli successivi, tanto che sono visibili elementi gotici, rinascimentali e neogotici.
Fra le opere d’arte presenti abbiamo scelto Incoronazione della Vergine e Santi di Bernardino Fungai, collocata nella cappella centrale.
La chiesa si trova sul colle di Valdimontone in piazza Manzoni.
La seconda tappa della giornata è la Basilica di San Francesco, conosciuta soprattutto per il miracolo delle Sacre Particole (ostie consacrate conservatesi integre dal 1730). Questa chiesa è in stile gotico e dalle pareti dell’imponente navata penzolano le bandiere delle 17 contrade della città, come avviene anche in re chiese.
Il percorso storico, artistico e religioso non può mancare una tappa al complesso museale di Santa Maria della Scala, il più importante centro culturale in città.
In origine era uno dei più grandi ospedali europei, oggi è un centro polifunzionale che ospita anche mostre di arte contemporanea a fianco di esposizioni di resti archeologici e capolavori mozzafiato come il Pellegrinaio, un ciclo di affreschi del Quattrocento realizzato da Domenico di Bartolo, Pietro d’Achille Crogi, Priamo della Quercia, Lorenzo Vecchietta e Giovanni di Raffaele Navesi. Le scene di vita quotidiana rappresentate in questi affreschi non hanno pari con re opere dello stesso periodo.
Pellegrinaio Domenico di Bartolo [Public domain], via Wikimedia Commons
Non va dimenticata la tradizione artigiana senese che è mantenuta viva da tante persone che hanno scelto di fare mestieri quasi scomparsi rove: lungo le strade del centro troverete tante botteghe artigiane dove acquistare prodotti nati dalla passione e dall’esperienza di chi segue la tradizione e ama la creatività.
Senarte non è una bottega bensì uno spazio che promuove le eccellenze locali dell’artigianato organizzando periodicamente mostre, incontri e presentazioni di prodotti. Si trova in Viale Federigo Tozzi 2 ed è un luogo dove potete chiedere informazioni sulle botteghe storiche e gli atelier che ospitano mostre di artigianato.
Giorno 3 – Dalle Contrade al Duomo
Sapevate che ognuna delle 17 contrade senesi ha il proprio museo? Di certo non basta un giorno per visitarli tutti ma entrare in uno dei musei consente di saperne di più sulla storia di una contrada, sulle rivalità, le vittorie e gli aneddoti accaduti nel corso dei secoli.
È richiesta la prenotazione per accedere a questi musei dove troverete oggetti sacri e documenti storici. Consultate il sito www.ilpalio.org per gli indirizzi e i contatti di ogni contrada.
Nella foto, un’immagine tratta dal Museo della Contrada Tartuca.
Museo Tartuca: www.tartuca.it
Abbiamo lasciato come ultima tappa una delle chiese in stile romano-gotico più belle d’Italia, il Duomo, uno dei luoghi più noti di Siena.
In molte occasioni abbiamo parlato della Cattedrale di Siena e qui ricordiamo che fino al 31 ottobre 2015 è visitabile la “Porta del Cielo”, ovvero la parte superiore del Duomo, un tempo inaccessibile, un percorso guidato che concede una visuale dentro la chiesa e all’esterno davvero unico.
Duomo di Siena Photo: Myrabella / Wikimedia Commons, via Wikimedia Commons
In 3 giorni la vostra vacanza può diventare un’immersione nel pregio e nell’eleganza senese, un pretesto per ritornare e visitare ogni volta un aspetto differente di un borgo così amato tanto dai residenti quanto da chi viene dall’estero.
Siena è come un incantesimo a cui nessuno è immune!
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