Cosa c’è da sapere sulla Contrada della Civetta? Iniziamo dalle origini, dal perché del nome e dalle curiosità inerenti questa Contrada, per invitarvi ad approfondire la storia delle 17 suddivisioni storiche di Siena, una delle particolarità più note di questa città.
Origini della Contrada della Civetta
La Civetta ha origine dalle antiche Compagnie militari di San Vigilio e di San Pietro in Banchi, per poi accorpare il territorio della Compagnia militare di San Cristoforo, che era parte della Contrada dell’Orso, una di quelle che sono state soppresse.
Oggi il territorio include la parte più centrale di Siena, esattamente all’incrocio delle tre direttrici principali verso Firenze, Roma e la Maremma e a ridosso della Piazza del Campo.
Il nome sembra derivi da un tempio eretto in onore di Minerva che sorgeva nel suo territorio, poiché la Civetta è l’animale sacro alla dea.
I palazzi più importanti presenti nella zona corrispondente a questa Contrada sono, fra gli ri, l’Oratorio dei Santi Antonio di Padova e Bernardo Tolomei: la festa della Civetta, infatti è il 13 giugno, giorno di Sant’Antonio di Padova.
Il Castellare degli Ugurgieri è la sede del museo della Contrada che consigliamo di visitare in quanto, oltre ai Drappelloni, agli argenti e ad antiche bandiere e cimeli, custodisce una serie di maioliche di manifattura medievale senese.
Il Palazzo Tolomei risale al XIII secolo ed è uno dei palazzi più noti a Siena, in virtù dell’elegante facciata in pietra, mentre il Palazzo Sansedoni, oggi sede della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ospita al suo interno decorazioni di epoca barocca e si distingue per la facciata in stile neogotico e per i resti di un’antica torre medievale.
La Loggia della Mercanzia fu edificata nel XV secolo ed è caratterizzata da sei statue di Santi (Ansano, Crescenzio, Savino e Vittore, patroni della Città insieme a San Pietro e San Paolo), opere quattrocentesche del Vecchietta e di Antonio Federighi.
Credits: Palio Civetta William Domenichini [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)], da Wikimedia Commons
Il motto è “Vedo nella notte”, i colori ufficiali sono nero e rosso con liste bianche, e lo stemma é nero e rosso scuro con una civetta coronata, che poggia su un ramo, con due scudetti azzurri recanti le lettere “U” ed “M”, iniziali di Umberto I di Savoia e Margherita di Savoia.
Il primato per cui la Civetta è nota nella storia paliesca consiste nell’essere stata la prima a fare “cappotto”, cioè aver vinto due Pali di seguito, luglio e ad agosto dello stesso anno: questo è accaduto nel 1761. Le vittorie complessive conseguite al Palio sono 34 e l’ultima risale al 16 agosto 2014.
Una curiosità da sapere a proposito della Civetta: a questa Contrada è stato dedicato un documentario, The Last Victory, realizzato da John Appel nel 2004 e che è disponibile in streaming qui: https://vimeo.com/104846496.
Sito ufficiale della Contrada: www.contradadellacivetta.it
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