La Nobile Contrada del Bruco si trova nel Terzo di Camollia (l’area della città di cui abbiamo parlato qui), la sua insegna è un riferimento alle antiche compagnie dei setaioli e lanieri, mentre il territorio in cui si estende include, fra le re, una parte di piazza dell’Abbadia (compresa la chiesa di San Donato ai Montanini), via Banchi di Sopra (tra via dei Rossi e piazza Salimbeni), piazza Salimbeni, via del Comune, via di Mezzo e piazza d’Ovile; è situata nel quadrante nord-est di Siena.
Perché la Contrada del Bruco è detta Nobile?
Questo titolo è stato conquistato per due ragioni: nel 1369 la Compagnia militare della Contrada partecipò alla battaglia alla Croce del Travaglio, il punto di incontro delle tre vie principali di Siena, dove i rivoltosi guidati da Francesco d’Agnolo detto Barbicone (che era appunto contradaiolo del Bruco) sconfissero le milizie di Carlo IV di Boemia che volevano riconquistare Palazzo Pubblico.
L’ro episodio avvenne nel 1371, quando una sommossa, ancora una volta guidata da Barbicone, portò al potere il “Monte del Popolo”.
Stemma, motto e colori ufficiali della Contrada
Lo stemma raffigura un Bruco incoronato alla Granducale, passante su un ramoscello al naturale, fogliato di verde e impreziosito da un bocciolo di rosa. Questo simbolo venne scelto in onore dei setaioli e dei lanieri che abitavano le Coste d’Ovile.
I colori del Bruco sono giallo e verde, listati di turchino, mentre il motto ufficiale recita: “nella pugna sii era Nobil Contrada dalla gente fiera”.
La sede e il museo della Contrada si trovano in Via del Comune 44. Le vittorie al Palio sono 37, e la più recente è stata esattamente 10 anni fa, il 16 agosto del 2008.
Curiosità sulla Nobile Contrada del Bruco
Può sembrare bizzarro, conoscendo la storia delle Contrade senesi, eppure attualmente il Bruco non ha nessuna Contrada rivale e 3 alleate, il Nicchio, la Torre e l’Istrice.
Questa Contrada può vantare anche un primato molto particolare: é stata la prima contrada, nel 1927, a far partecipare un fantino straniero, Perè Golon detto Alì, un giovane eritreo che faceva il venditore ambulante.
Alla prima prova Alì cadde da cavallo e si ferì, tuttavia i brucaioli lo presero in simpatia e corse ugualmente il Palio del 2 luglio 1927.
Quella corsa non andò bene, ma il Palio è fatto anche da episodi di questo genere, non solo di vittorie e di gare memorabili.
Da ricordare, inoltre, che la festa della Contrada ricorre il 2 luglio, giorno della visitazione di Maria Vergine a Santa Elisabetta, ma tradizionalmente si celebra la seconda domenica di luglio.
Se intendete visitare la Contrada, suggeriamo di vedere anche la Fontanina Battesimale, risalente al XV secolo e decorata con un busto in bronzo raffigurante il Barbicone, l’eroe di questa Contrada.
Sito ufficiale della Nobile Contrada del Bruco: www.nobilcontradadelbruco.it
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