La storia di Siena è fortemente legata a quella di Santa Caterina. Una donna straordinaria, nata e vissuta in città, che ha rappresentato una delle figure fondamentali della storia del Cristianesimo.
Un soggiorno a Siena offre quindi l’opportunità di ripercorrere i suoi passi, visitando tutti quei luoghi che hanno avuto un ruolo nella sua esperienza di fede. Testimonianze storiche e religiose, ma anche artistiche.
Chi era Santa Caterina da Siena
Nata il 25 marzo del 1347 in una famiglia molto numerosa, Caterina di Jacopo di Benincasa mostra, fin dalla più tenera età, una vita spirituale molto intensa. A 12 anni i suoi genitori vogliono darla in sposa, ma lei rifiuta con tenacia. Decide di dedicarsi alla preghiera, alle opere di carità e alla penitenza, entrando nell’Ordine domenicano come laica consacrata.
Semianalfabeta, impara a leggere e scrivere da sola: grazie alla sua opera “Il Dialogo della Divina Provvidenza”, considerato un capolavoro della letteratura mistica, verrà proclamata Dottore della chiesa il 4 ottobre 1970 da Papa Paolo VI.
La sua forte vocazione la spinge a mediare tra le varie città toscane, all’epoca perennemente in guerra tra loro. Diventa inoltre consigliera spirituale di diverse categorie di persone: uomini politici, nobili, gente del popolo, artisti ed ecclesiastici. Arriva persino a incontrare Papa Gregorio XI, esortandolo a tornare a Roma da Avignone, dove si trova in quel periodo. Muore il 29 aprile del 1380, a soli 33 anni, dopo aver viaggiato molto per perseguire il bene della chiesa. Canonizzata nel 1461, viene nominata Compatrona d’Europa da Giovanni Paolo II.
L’itinerario dedicato alla Santa
La Basilica di San Domenico, chiamata anche basilica cateriniana, è la prima tappa di questo speciale percorso alla scoperta dei luoghi sacri legati a Santa Caterina.
Esempio di arte gotica, è una delle chiese più celebri della città che conserva, in una cappella dedicata proprio alla Santa, la sua testa-reliquia all’interno di un contenitore di vetro. Ospita inoltre un affresco della Santa con un credente, realizzato dal pittore senese Andrea Vanni, e re opere di artisti senesi di grande valore.
Dalla Basilica è raggiungibile a piedi la casa-santuario di Santa Caterina, situata nel luogo dove la famiglia Benincasa viveva.
L’ingresso è costituito dal Portico dei Comuni, realizzato nel 1941, ossia due anni dopo la proclamazione a Patrona d’Italia. Il Museo ha diversi ambienti che custodiscono testimonianze relative alla vita della Santa, come la Chiesa del Crocifisso, dove è presente l’opera da cui avrebbe ricevuto le stimmate; l’Oratorio della Cucina, con il suo bel pavimento in ceramica e, al piano inferiore, l’Oratorio della Camera, dove Santa Caterina pregava e si riposava.
Le ultime tappe di questo tour in suo onore sono il Battistero e il complesso museale di Santa Maria alla Scala.
Per poter arrivare al Battistero è necessario passare sulla scalinata di San Giovanni: su un gradino si trova una piccola croce, che ricorda il punto in cui la Santa è caduta, tentata dal Diavolo. Il complesso museale, un tempo ospedale medievale, è il luogo in cui Santa Caterina passava molto tempo assistendo i malati; in suo onore dei devoti hanno costruito l’Oratorio di Santa Caterina della Notte.
Santa Caterina ha lasciato un’impronta molto forte nella chiesa e nei suoi fedeli, ma anche nella città di Siena, che continua a ricordarla e a celebrarla.
Credits foto di anteprima: pixabay.com/images/id-215352/
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