La gastronomia toscana si fonda sull’abbinamento di sapori antichi che ancora oggi non cessano di infondere un’impronta unica non solo ai pasti delle grandi occasioni, ma anche all’alimentazione quotidiana degli abitanti della regione.
Ciascuna provincia presenta le sue peculiarità inconfondibili ed i suoi piatti della tradizione, tuttavia ciò che tutte hanno in comune è l’uso massiccio di quel che madre natura ha da offrire in accordo con l’ernanza delle stagioni. Una cucina di terra, dunque, fatta di carni gustose, di selvaggina, di salumi, di brodi e di formaggi, ma anche di ortaggi e di profumatissime erbe aromatiche. Per quanto riguarda i piatti tipici senesi, di cui vi abbiamo consigliato una selezione nell’articolo 5 specialità gastronomiche a Siena, ecco alcune prelibatezze che dovreste assaggiare nel corso della vostra permanenza in zona.
La finocchiona senese
Credits: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cb/Finocchiona_from_Tuscany.JPG
La finocchiona è un salume molto antico, che ancora oggi occupa un posto di riguardo tra le specialità del capoluogo toscano. Non è infrequente avere occasione di assaggiarla nel contesto di un antipasto misto di terra a base di salumi, formaggi e sottaceti locali. Se così non dovesse essere, vi consigliamo di chiedere espressamente di assaggiarla, oppure di recarvi presso una bottega locale e di acquistarla personalmente. La finocchiona senese è un insaccato a base di carne di maiale, insaporito con diversi tipi di spezie, vino rosso e naturalmente semi di finocchio. Le sue origini, come detto, sono molto datate; oggi la finocchiona si fregia del marchio IGP.
Credits: https://cdn.pixabay.com/photo/2017/08/14/13/19/salami-2640438_960_720.jpg
Le pappardelle con il ragù di cinta senese
La cinta senese è una razza di suini che, come ci suggerisce il nome stesso, è molto diffusa proprio nella zona della Maremma toscana. Si tratta di una razza molto antica, dalla quale si ricavano salami ed insaccati, ma non solo. Un grande classico della gastronomia locale è il ragù di cinta senese, molto ricco e saporito, perfetto per condire diversi formati di pasta fatta in casa, ma in particolare le pappardelle. La ricetta è molto semplice: si parte da un battuto di odori (sedano, carota e cipolla), che si fa soffriggere dolcemente, poi si sfuma con del buon vino bianco toscano, si aggiunge la carne macinata di cinta senese e del pomodoro fresco precedentemente pelato e privato dei semi. Si aggiunge poi del brodo vegetale, si regola di sale e si fa cuocere per circa 3 ore. Il risultato è davvero superlativo, pertanto se vi trovate in un ristorante toscano e le pappardelle con ragù di cinta senese compaiono nel menù, il consiglio è di ordinarle!
Spezzatino di cinghiale in umido
Credits: https://live.staticflickr.com/8732/17125242657_eaeb5b3f75_b.jpg
La cacciagione è una delle grandi protagoniste della gastronomia toscana e la provincia di Siena non è da meno. Tra i prodotti che spiccano e che rivestono un ruolo di primo piano segnaliamo il cinghiale, che si prepara sotto forma di spezzatino in umido. La ricetta è tradizionale, ed è di quelle che si tramandano di generazione in generazione. La sua preparazione è lunga e laboriosa, e prevede una notte intera di marinatura delle carni in vino rosso, spezie ed erbe aromatiche locali. Il giorno seguente il cinghiale viene cotto con l’aggiunta di alcuni odori e pomodori maturi per qualche ora. Infine, si aggiungono olive nere denocciolate e prezzemolo per conferire al piatto il suo carattere inconfondibile.
A voi il piacere della scoperta di re prelibatezze da assaggiare e, quando possibile, da mettere in valigia per portare a casa un saporito ricordo della vostra permanenza a Siena.
Credits foto di anteprima: images.pexels.com/photos/1881336/pexels-photo-1881336.jpeg?cs=srgb&dl=beef-cuisine-cut-1881336.jpg&fm=jpg
0Comments