Sono moltissime le località nei dintorni di Siena da scoprire sia per le loro bellezze artistiche e paesaggistiche, sia per la lunga storia che, in questa zona della Toscana, è ancora apprezzabile non solo da un punto di vista architettonico, ma anche per le antiche coltivazioni e tradizioni culinarie. Monteroni d’Arbia, a soli 13 chilometri da Siena, è uno di questi piccoli gioielli.
Monteroni d’Arbia e la sua storia centenaria
Sviluppatosi a partire dalla costruzione, nel 1322, di un grandioso mulino da parte dell’Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena (struttura di accoglienza per pellegrini e viandanti lungo la via Francigena, oggi museo www.santamariadellascala.com), il borgo di Monteroni d’Arbia portò a una crescita anche delle aree limitrofe. Oltre alla bonifica dei terreni nei pressi del fiume Arbia e alla realizzazione di fortificazioni e castelli, queste zone dovettero però subire anche, nel corso dei secoli, pestilenze, incursioni e distruzioni.
Edifici e monumenti storici a Monteroni d’Arbia
Nonostante la sua storia travagliata, questo borgo è riuscito comunque a conservare diverse strutture e opere d’epoca fino ai giorni nostri. Assolutamente da visitare è, infatti, la Grancia di Cuna, la monumentale fattoria, fortificata già nel 1366, che amministrava il mulino di Monteroni per conto dell’Ospedale di Santa Maria della Scala.
Poco distante, la chiesa di San Giacomo, oggi Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo a Cuna, risalente al Tredicesimo secolo circa, interamente ricostruita in laterizio nel 1314, a seguito delle incursioni e distruzioni delle Compagnie di Ventura. Custodisce al suo interno diversi affreschi della stessa epoca.
Infine, l’antica Chiesa di San Donato, risalente al 1244 e interamente distrutta nel corso dei secoli, è stata recentemente sostituita da una nuova costruzione, Pieve dei Santi Giusto e Donato, in cui sono, tuttavia, custodite opere risalente al Quattrocento e al Seicento.
Lungo la via Francigena
Una lunga strada che, dal nord dell’Europa, attraversava, tra gli ri, anche la Toscana, per portare i pellegrini fino a Roma. La via Francigena passa anche a Monteroni d’Arbia che, grazie a questa, è diventata oggi una delle mete per i tanti viaggiatori che, sempre di più, scelgono un turismo lento, lungo percorsi in cui poter ritrovare l’anima dei luoghi.Qui, la cucina e i prodotti tipici toscani, ma anche i piatti della tradizione mediterranea, sono accompagnati da vini di produzione locale. E sono moltissimi i DOC e DOCG di cantine rinomate di questo territorio che, anche grazie alla via Francigena e ai commerci che lungo la stessa fiorirono per secoli, è diventato oggi un punto di riferimento per tutti quegli appassionati di enogastronomia.
Non mancano, infine, gli eventi, soprattutto nel periodo estivo. A illuminare questi luoghi di storia e tradizione ci pensano sagre, festival, spettacoli. Durante i weekend del mese di giugno, ad esempio, Monteroni d’Arbia ospiterà il Gora Music Fest, con un programma di musica live, presentazioni di libri, proiezioni e street food, e l’Ottotrinken, festa della birra (www.facebook.com/OttotrinkenPonteaTressa/). Decisamente un motivo in più per scoprire questo antico borgo.
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