Fra i numerosi palazzi storici che impreziosiscono il centro di Siena, ce n’è uno particolarmente noto, Palazzo Salimbeni, detto anche Rocca Salimbeni o Castellare Salimbeni e risalente al XIV secolo.
La storia di Palazzo Salimbeni
Nell’omonima piazza che ospita il Palazzo si accede da Via Banchi di Sopra, e qui la fusione di stili architettonici diversi ha trovato un’armonia unica, come un’opera d’arte da percorrere passeggiando: Palazzo Tantucci, risalente al Cinquecento e Palazzo Spannocchi, datato 1470, circoscrivono la piazza che è stata ridisegnata dall’architetto e designer Pierluigi Spadolini, che venne incaricato dal Monte dei Paschi di Siena nel 1959 del rinnovamento dell’immagine e del restauro conservativo complessivo.
La banca Monte dei Paschi, infatti, ha la sua sede centrale proprio all’interno di Palazzo Salimbeni ed è il più antico istituto bancario al mondo, essendo stato fondato nel 1472: deve il suo nome al fatto che concedeva ai depositanti del Monte, come garanzia, le rendite dei pascoli demaniali della Maremma.
Il Palazzo adesso è in stile neogotico e si sviluppa su tre piani: l’interno custodisce l’archivio storico della banca e una pinacoteca, oltre agli uffici amministrativi e di rappresentanza.
Questa storica piazza costituisce il termine di un itinerario noto come il Terzo di Camollia, in quanto la città è idealmente suddivisa in terzi, e il percorso in questione comincia da Porta Camollia, nel Medioevo bastione difensivo della città in eterna rivalità con Firenze, e prosegue attraverso la Basilica di San Domenico, il Santuario di Santa Caterina, fino alle vie dei ricchi mercanti, che alla Rocca dei Salimbeni svolgevano i loro affari.
La statua che oggi sorge qui raffigura Sallustio Bandini, economista inventore del sistema di pagamento a distanza, una sorta di cambiale, un illustre personaggio che donò la propria biblioteca personale, composta di migliaia di libri, ai propri concittadini.
La collezione d’arte di Palazzo Salimbeni
Ogni anno, in occasione di eventi importanti come Il Palio, il Palazzo è anche aperto al pubblico, poiché ospita una collezione di opere d’arte, acquisite nel corso dei secoli da Banca Mps, opere di pittura, scultura, grafica e arte decorativa, rigorosamente realizzate da artisti senesi o legati alla città, quali Pietro Lorenzetti, Stefano di Giovanni detto il Sassetta, Sano di Pietro, Rutilio Manetti o Bernardino Mei.
Siena racconta, attraverso i suoi monumenti e le sue strade, una storia che si dipana attraverso i secoli senza alcuna interruzione, con innumerevoli testimonianze della bellezza e dell’incanto che tutti possono ammirare, semplicemente passeggiando per la città.
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