Il Palio di Siena ha origini antiche e ancora oggi rappresenta una delle competizioni più famose e più vissute in Italia. Si svolge naturalmente a Siena e vede coinvolte le diverse Contrade nella città in una giostra equestre ambientata in Piazza del Campo. Questa particolare corsa con i cavalli, chiamata tradizionalmente “carriera” si tiene due volte l’anno: il 2 luglio si corre il Palio in onore della Madonna di Provenzano e il 16 agosto quello in onore della Madonna Assunta.
Ma quali sono le origini del Palio di Siena? Quando nasce questa competizione e come si evolve durante i secoli? In questo articolo scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla storia del Palio senese.
Quando e come nasce il Palio di Siena
Le primissime tracce di una forma di Palio nella città di Siena risalgono al XII secolo: all’epoca, la competizione comportava di attraversare le vie della città raggiungendo il Duomo Vecchio e si chiamava Palio alla Lunga. Dal XIII secolo, la manifestazione venne dedicata a Santa Maria Assunta, regina e patrona della città, e cominciò a far parte delle celebrazioni dell’Assunta insieme all’offerta dei ceri e dei censi alla Madonna; il premio per il vincitore era un drappo di stoffa preziosa decorato, chiamato “pallium”, da cui deriva proprio la parola Palio.
All’epoca erano solo i nobili a partecipare alla corsa ma con la nascita delle Contrade si cominciò ad organizzare un ro tipo di spettacolo. Sul finire del Cinquecento, fanno la loro comparsa i giochi rionali che andranno a consolidare l’identità delle singole Contrade, che saranno da allora le vere protagoniste della competizione.
Il Palio di Siena arriva in Piazza del Campo
All’inizio del Seicento la corsa viene trasferita in Piazza del Campo per motivi prima di tutto di sicurezza: il Palio “alla lunga”, infatti, era molto pericoloso perché i cavalli correvano a tutta velocità nelle strette vie cittadine. Inoltre, si perdeva anche in spettacolarità perché in pochi riuscivano a godere della manifestazione. Si passò dunque dal palio “alla lunga” a quello “alla tonda”, perché si svolge in Piazza del Campo. La data a cui oggi si fa risalire il primo Palio di Siena come lo conosciamo è il 2 luglio 1652.
Da quel momento si decise che non solo i nobili avrebbero corso ma sarebbero state le Contrade stesse ad avere la possibilità di scegliere il proprio fantino. Il Palio dedicato al miracolo della Madonna di Provenzano, celebrato il 2 luglio, venne corso per la prima volta nel 1656 mentre dal Settecento fu introdotto un secondo palio delle contrade. La proposta fu avanzata dalla Contrada dell’Oca, che, dopo aver vinto la competizione del 2 luglio 1701, offriva una sorta di rivincita agli avversari in occasione della festa dell’Assunta, il 16 agosto. I due palii sono dunque ufficialmente riconosciuti dal 1774 dal Comune di Siena.
Il regolamento del Palio di Siena
Nel 1729 vennero stabiliti i confini delle diciassette contrade senesi: ognuna di queste è come un piccolo stato, retto da un Seggio con a capo il Priore e guidato nel palio da un Capitano, aiutato da due o tre contradaioli detti tenenti. Il territorio di ogni Contrada ospita una chiesa al cui interno sono custoditi bandiere, cimeli, documenti e qualsiasi oggetto o scritto relativo alla Contrada stessa.
Il regolamento moderno del Palio di Siena risale al 1721 e, anche se nei secoli ci sono state modifiche e variazioni, è rimasto sostanzialmente invariato nei suoi punti fondamentali. Il Palio è stato sospeso soltanto durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Oggi, anche se per i turisti è soltanto una corsa di cavalli folcloristica, il Palio di Siena è un momento fondamentale nella vita cittadina, intorno a cui ruota la vita della Contrada e dei suoi abitanti.
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