La ricorrenza di un anniversario è sempre un evento da festeggiare, a maggior ragione se si raggiunge un traguardo importante come i 20 anni.
Il riferimento è all’inserimento del centro storico di Siena nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, riconosciuto poco più di 20 anni fa, nel 1995.
Da allora Siena ha saputo mantenere il primato grazie a un’attenzione costante per i palazzi, le chiese e le piazze che fanno parte del centro, arricchendo la bellezza architettonica con l’arte dell’ospitalità, la caratteristica più gradita dai turisti di tutto il mondo.
Prima di arrivare in città, è interessante sapere quali sono le motivazioni addotte dall’Unesco per giungere a questa decisione: “Siena è l’incarnazione di una città medioevale. Lo stile gotico, acquisito fra il XII e il XV secolo, è stato preservato con grande accuratezza […] e l’intera città è stata concepita come un’opera d’arte che si fonde con il paesaggio circostante”.
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C’è un ro aspetto che rafforza l’importanza di Siena nell’ambito dei Patrimoni da tutelare, vale a dire il simbolo della pace universale scelto dall’Unesco, una figura presente nell’affresco realizzato da Ambrogio Lorenzetti e intitolato Effetti del Buon Governo.
Si tratta di una donna vestita di bianco su un’armatura, un dettaglio dell’affresco che si può ammirare nel Museo Civico, una delle tappe essenziali di un soggiorno in città.
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A proposito di attrazioni da vedere vi proponiamo un percorso storico valido anche per chi è già stato più volte a Siena.
Cosa visitare a Siena in poco tempo
Lo spunto per questo itinerario ci è dato da un appuntamento previsto per mercoledì 27 gennaio, “Oltre il Ponte di Romana”, organizzato dalla Nobile Contrada del Nicchio, dalla Contrada di Valdimontone, dalla Fondazione Conservatori Riuniti di Siena e dalla Confraternita della Santissima.
Questa visita guidata a tema barocco inizierà alle 10:00 da Via dei Pispini (dove si trova la Nobile Contrada del Nicchio) ed è richiesta la prenotazione al numero 329 4140795, o via email a fiorenzanip@hotmail.it.
Riguardo invece le mete fondamentali nel centro storico, dopo Piazza del Campo e la Torre del Mangia suggeriamo di proseguire lungo Via di Città per raggiungere il Duomo e continuare verso la Basilica di San Domenico, situata sul colle di Camporegio.
La Basilica è legata alla storia di Santa Caterina da Siena, in quanto custodisce alcune delle opere d’arte più rilevanti legate alla figura della Santa: la Maestà di Guido da Siena, l’affresco di Andrea Vanni ritenuto l’unico vero ritratto di Santa Caterina fatto in vita; il ciclo di affreschi del Sodoma, situato nella Cappella, che racchiude il reliquario con la testa della Santa, e l’Adorazione dei pastori di Francesco di Giorgio Martini).
Sono sufficienti pochi istanti per rendersi conto di trovarsi in un luogo unico, per questo i monumenti e le chiese citate sono soprattutto un punto di partenza per chi desidera conoscere le origini della città del Palio, ricca di tesori artistici e paesaggistici.
Per ulteriori informazioni, leggete anche il nostro post cosa fare a Siena in 36 ore.
Immagine di anteprima Veduta di Siena: By Luca Aless (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
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