Ognuna delle 17 Contrade di Siena fa storia a sé, e noi raccontiamo quello che può interessare sia chi non è mai stato in città e non ne conosce le origini, sia chi ha visitato Siena ma vuole approfondire le peculiarità di questo luogo unico che è anche uno dei simboli della Toscana (rimandiamo al post Palio straordinario del 20 ottobre per re informazioni).
Credits: Elliott Brown https://flic.kr/p/28y1J4S
Cose da sapere sulla Contrada dell’Aquila
Le origini di questa contrada sono legate alla nobile famiglia Marescotti, che aveva come emblema proprio l’aquila. L’attributo Nobile le è stato conferito in occasione della visita dell’ imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V, avvenuta nell’aprile del 1536.
Allora l’imperatore, che soggiornava nel territorio di questa contrada, fu ricevuto nella piazza di Postierla addobbata con il rilievo di un’aquila grande, in legno, con la scritta “Praesidium libertatis nostrae”. Carlo V onorò l’Aquila del titolo di Nobile, qualifica che a Siena possono vantare solo le contrade del Bruco, del Nicchio e dell’Oca.
Credits: Janus Kinase [CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons
L’area della contrada corrisponde all’incirca alla parte sud-ovest del centro e include, fra le re, Casato di Sotto (a destra da Piazza del Campo alla Costa Larga), Costa Larga, parte di via di Monna Agnese, piazza del Duomo (escluso il Palazzo Arcivescovile e la Cattedrale), via del Capitano, parte del chiasso del Bargello, piazza Jacopo della Quercia e piazza di Postierla (dove si trova la fontanina battesimale), solo per citarne alcune.
L’Aquila è la contrada che ha vinto meno Palii delle re, 24 ufficialmente, ma va detto che ha iniziato a partecipare al Palio più tardi delle re; dalle cronache risulta che dal 1622 restò inattiva per molti anni e solo nel 1718 tornò a parteciparvi. Inoltre, attualmente è la contrada “nonna”, ovvero quella che non vince da più tempo, precisamente il 3 luglio 1992.
Il suo motto è Unguibus et Rostris, la sede della contrada è in via Casato di Sotto, 86, lo stemma è giallo con aquila bicipite imperiale coronata all’antica con negli arti scettro, spada e globo imperiale; sole dorato in petto con le iniziali U.I (Umberto I di Savoia). I colori ufficiali sono dunque giallo listato di nero e turchino.
Riguardo alle rivalità, quella più accesa è con la Pantera, nata in seguito ad alcuni episodi avvenuti durante il Palio, in particolare per via dell’astio esistente fra due fantini, Meloncino e Ganascia, contrasto avvenuto nel 1936. Successivamente, ci furono ri episodi di insulti e tentativi reciproci di ostacolare la gara, come quello avvenuto nel 1992, proprio quando l’Aquila vinse il suo ultimo Palio.
La festa della contrada è il 12 settembre, in occasione del Santissimo Nome di Maria; per ulteriori aneddoti e informazioni rimandiamo al sito ufficiale dell’Aquila: www.contradadellaquila.com.
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