In quanti modi è possibile apprezzare le delizie della cucina senese?
Noi vi abbiamo segnalato i piatti più conosciuti, i ristoranti tipici, i posti dove acquistare le specialità locali e le cooking class suggerite, stavolta prendiamo spunto dall’evento Siena Food Innovation, svoltosi giovedì 6 e venerdì 7 ottobre, per suggerire alcune prelibatezze che dovreste assaporare se siete in vacanza da queste parti.
Cosa ha a che fare questo evento sull’innovazione nel cibo con l’antichissima tradizione culinaria toscana? Semplice: dal recupero delle ricette più antiche dipende l’identità del cibo e i possibili sviluppi nella preparazione e nella scelta degli ingredienti.
Per capire quanto è importante la gastronomia a Siena, basti pensare a alcuni nome delle vie come Malcucinato, oggi chiamata Salicotto.
Fra le iniziative più interessanti di Siena Food Innovation c’è la ricostruzione dal vivo delle botteghe senesi del XIV secolo, allestite nel Cortile del Podestà in Piazza del Campo, la presentazione dei progetti da parte degli studenti dell’Università di Siena riguardanti l’agri-food (inteso come nuovi prodotti, nuovi processi e nuove forme organizzative per il cibo) e gli show cooking con chef stellati e blogger.
L’antipasto per eccellenza
Sapevate che i crostini neri si chiamano così perché preparati con fegatini di pollo e milza? La parola “crostino”, inoltre, si usa nel dialetto senese per indicare persone un po’ malaticce, ma soprattutto quelle piuttosto eccentriche.
Questo è l’antipasto tipico in Toscana e soprattutto a Siena e le varianti della ricetta dimostrano che esistono diverse preferenze nella preparazione di questa prelibatezza: c’è chi prepara il soffritto con tutti gli odori, ovvero cipolla, sedano, carota, aglio e prezzemolo per poi tagliare i fegatini. Altri aggiungono la salsa di pomodoro, senza vino e capperi. Altre non mettono il burro. In alcune famiglie si usava bagnare il pane nel brodo prima di spalmarlo con la salsa.
I crostini neri alla senese sono ottimi tanto per l’aperitivo quanto per stuzzicare l’appetito prima di portate più “consistenti”.
Malfatti alla senese
L’origine di questa ricetta è probabilmente del Nord Italia, tuttavia questo tipo di pasta è molto diffusa a Siena e dintorni e devono il nome di malfatti alla forma della pasta, irregolare e fatta a mano.
I malfatti somigliano al ripieno dei tortelli maremmani ma sono più leggeri, poiché basati sul binomio ricotta e spinaci. Questo tipo di pasta si può anche cucinare senza uova, perciò è consigliata anche ai vegetariani e ai vegani.
Tagliata di Cinta Senese
Uno dei piatti più richiesti nei ristoranti senesi è senz’ro la tagliata di cinta, poiché questa razza pregiata di bovini è allevata esclusivamente in queste terre e si distingue per la cinta bianca all’ezza delle spalle, da cui deriva il nome.
Le peculiarità di queste carni stanno nell’essere più rosse e gustose, ricche di grassi insaturi di tipo Omega 3 che portano ad una riduzione dei grassi nel sangue, e del tipo Omega 6 con azione contrastante sulla trombosi; inoltre il grasso ed il lardo sono più gradevoli al palato e digeribili.
Gustare questo piatto in un ristorante di Siena, magari abbinato con un vino rosso come il Nobile di Montepulciano o il Brunello di Montalcino è un ottimo modo per celebrare l’eccellenza della tradizione culinaria senese.
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